Con mister Geo e miss Bio tra massi erratici, marmitte dei giganti e sculture in legno

Martedì 10 ottobre noi della classe IC, insieme alla IA e con i prof. Mascini, Pontiggia, Rossi e Testoni, siamo partiti dalla stazione di Erba con il treno, con destinazione la Val Ravella, nel comune di Canzo.

Appena fuori dalla stazione di arrivo abbiamo incontrato e conosciuto le due guide, Alessandra e Filippo, che ci hanno accompagnato durante questa gita d’istruzione.

Da lì ci siamo incamminati verso “Fonte Gajum”, una sorgente d’acqua potabile.

Le guide ci hanno dato delle informazioni sul territorio che avremmo visitato dicendoci che in parte era naturale e in parte antropico, come nel fumetto di Tex Willer (“territorio degli Indiani e territorio dei visi pallidi”). Per questo motivo i due ragazzi si sono dati due soprannomi distinti, a seconda delle informazioni che ci avrebbero fornito: Filippo aveva come soprannome “mister Geo”, perché avrebbe spiegato la conformazione delle rocce, mentre Alessandra “miss Bio”, in quanto avrebbe parlato di flora e fauna.

Proseguendo nel percorso, ci siamo soffermati davanti a un cartellone rappresentante la mappa fisica del territorio; le due guide ci hanno spiegato le scale di riduzione delle mappe.

Ci è stata consegnata una mappa in scala 1:10.000 e ci è stato chiesto di orientarla a nord, grazie alla bussola che alcuni di noi avevano portato. Abbiamo scoperto da mister Geo che guardare la posizione del muschio sulla corteccia degli alberi non è il metodo migliore perché a volte può ingannare!

Sul nostro cammino abbiamo incontrato diversi elementi naturali, ad esempio le rocce che, ci è stato spiegato da Filippo, possono essere in alcuni casi “autoctone”, cioè tipiche del luogo, e in altri casi “alloctone”, cioè provenienti da un altro luogo.

Alcune rocce possono essere calcaree e si presentano di colore più chiaro rispetto alle altre, inoltre, a contatto con l’acido cloridrico, si corrodono producendo schiuma e fumo. Lo abbiamo visto con i nostri occhi!

Abbiamo visionato un “masso erratico”, trasportato da un ghiacciaio da Chiesa Valmalenco, detto anche “pietra ollare” o “serpentina”, che viene utilizzata per realizzare oggetti antiaderenti, come pentole; questo tipo di roccia, a contatto con l’acido cloridrico, non subisce variazioni.

Camminando, siamo giunti a una carbonaia ricoperta di fango che, come ci hanno spiegato, veniva utilizzata per la produzione del carbone.

Abbiamo visto la “Marmitta dei Giganti”, una buca d’acqua profonda circa due metri, riempita di detriti arrotondati dal loro stesso continuo e reciproco contatto.

Giunti a Terz’Alpe, abbiamo pranzato e riposato il tempo necessario per poter riprendere il cammino verso il sentiero “Spirito dei Boschi”, dove abbiamo potuto ammirare diverse sculture realizzate con il legno, come il drago, i maghi, il castoro, i fiori giganti, lo scoiattolo e altre bellissime statue.

Durante il cammino nel “sentiero di legno”, ci siamo raccolti in un momento di silenzio per ascoltare i suoni della natura che ci circondava; Alessandra ci ha mostrato degli elementi naturali che aveva raccolto lungo il tragitto, come pigne, a cui gli scoiattoli avevano tolto alcune parti per mangiare i semi, pelle di serpenti, borre di animali, cioè palline di pelo rigurgitate dai rapaci, piume di uccelli notturni e diurni.

[testo rielaborato insieme in classe dalla IC]

A me è piaciuta molto questa gita perché sono stato molto in compagnia e ho imparato molte cose interessanti sulle rocce e sulla natura. [Riccardo]

Mi è piaciuta molto questa prima uscita didattica con i miei compagni nuovi, anche se è stata un po’ faticosa… ma alla fine ne è valsa la pena, ciò che conta è divertirsi e imparare cose nuove! [Veronica]

Questa gita mi è piaciuta molto, in particolare quando eravamo nel sentiero “Spirito dei Boschi”, sia per le sculture presenti, sia per i rumori che ho ascoltato, sia perché è costruito tutto in legno.

Vorrei ritornarci con la mia famiglia per spiegare anche alle mie sorelle ciò che abbiamo visto e imparato con i nostri insegnanti e grazie alle guide, Alessandra e Filippo. [Marco]

Secondo me questa gita è stata molto intrigante, interessante ed educativa; non mi sarei mai aspettata una gita di questo tipo, pensavo di dover camminare per tutto il tempo con due guide un po’ noiose che avrebbero dato spiegazioni incomprensibili per noi, mi sbagliavo di grosso!!! [Noa]

Questa uscita dalla scuola con i miei compagni e alcune mie insegnanti mi è piaciuta molto, in quanto ho potuto assistere a una lezione non tra i banchi di scuola, bensì all’aria aperta a contatto con la natura. [Juna]

Per me la gita è stata molto bella ed educativa, ho imparato molte cose. Ciò che mi è rimasto più in mente è stato l’effetto dell’acido cloridrico sulla roccia calcarea. [Nicolò]

 

Autore dell'articolo: Secondaria