Spacelab in missione su Marte

Un viaggio spaziale tra stelle, comete, meteore e pianeti con destinazione lo splendido Marte. E un accompagnatore di eccezione come il giornalista scientifico Luigi Bignami che con grande passione ci ha fatto ripercorrere la storia delle esplorazioni umane dello spazio dalla prima missione di Jurij Gagarin nel 1961 fino al primo lancio sul pianeta rosso previsto nel 2033 0 2035.

È stata questa l’attività che le classi terze hanno svolto nei giorni scorsi nell’ambito del progetto Spacelab a cura del Centro di educazione ambientale Proteus.

L’uomo da sempre sogna di intraprendere un viaggio alla scoperta della grande massa di roccia rossa del pianeta Marte nella speranza di scoprire tracce di vita presente o passata e ci sta riuscendo grazie alle nuove tecnologie progettate dagli scienziati di Usa, Russia, Unione Europea, Giappone e India.

Con la missione Mars exploration rover del 2003 sono stati inviati i due rover Spirit (che si è bloccato dopo 6 anni arenato in una duna di sabbia) e Opportunity, che continua ancora oggi ad esplorare in compagnia di Curiosity, un altro rover operativo dal 2012 e che prosegue la sua missione pur avendo le ruote danneggiate come si vede da alcuni dei suoi selfie trasmessi sulla Terra.

Grazie alle numerose immagini inviate abbiamo scoperto i cosiddetti Mirtilli di Marte, sassolini di ematite, minerale che si forma solo se c’è acqua e questo significa che c’era presenza abbondante di acqua.

Curiosity è molto più grande, non ha i pannelli solari quindi non è influenzato da calore e luce, ha un motore ad energia nucleare.

È atterrato nel cratere Gale al cui interno c’è una montagna alta 5 mila metri che si è formata dal prosciugamento di un grande lago: 3 miliardi di anni fa qui ci doveva essere molta acqua.

E le ultime ricerche sostengono che alcune rocce marziane sarebbero del tutto simili a strutture fossili terrestri prodotte da organismi viventi e quindi in passato forse ci sarebbero state forme di vita.

Affascinati da questi racconti, la sera del 6 febbraio abbiamo seguito in diretta via Internet il lancio di Falcon Heavy, un lanciatore progettato da Space X e in viaggio verso Marte dove curiosamente sta portando un’automobile Tesla Roadster inserita nella sua ogiva.

[classe IIIC]

Autore dell'articolo: Secondaria