Una giornata nella Como medievale

Martedì 15 maggio abbiamo visitato, con una guida della Società Archeologica Comense, Como medievale.

Tornati a scuola, abbiamo risposto alle domande dell’Archeoquiz, che ci è stato proposto da Enrico, la nostra guida; poi abbiamo provato a immedesimarci in un abitante di Como nel periodo del Medioevo.

Ecco il risultato…

UNA GIORNATA NELLA COMO MEDIEVALE

Mi chiamo Giovanni e voglio illustrarvi come si svolge la mia giornata nella città in cui vivo: Como.

Sono un tintore e per entrare nella mia bottega devo passare davanti alla magnifica chiesa di S. Fedele, nella quale ogni mattina mi fermo a pregare. L’interno è molto ampio e ospita molti affreschi raffiguranti la Madonna e Gesù.

A mezzogiorno, di solito, esco dal negozio e mi dirigo verso la piazza del Broletto, dove pranzo con il mio apprendista Luca. Il Broletto è uno dei più importanti edifici perché lì si prendono le decisioni relative al governo della città.

Oggi, dopo aver mangiato, mi sono diretto verso Porta Torre, dove in questo periodo ci sono dei soldati di guardia perché Como e Milano sono in guerra e i Milanesi potrebbero attaccare in qualsiasi momento.

Oltrepassata la porta, sono giunto alla basilica di Sant’Abbondio, dove ho incontrato il mio mercante, il quale mi ha venduto la porpora e lo zafferano, che mi servono per tingere le mie stoffe.

Quando il mio procuratore se ne è andato, io sono entrato nella basilica per ringraziare il Signore, perché il viaggio e gli affari erano andati a buon fine.

Questa chiesa ha cinque navate che separano gli appartenenti alle diverse categorie sociali, che si possono accomodare lì; inoltre ci sono dodici colonne che ricordano il numero degli apostoli. La basilica è anche caratterizzata da un bellissimo altare con una serie di magnifici affreschi sulla vita di Gesù; sono messi in evidenza gli episodi dei Re Magi.

Uscito dalla chiesa, sono tornato a casa; qui già era acceso il fuoco in cucina, che si trova al piano più alto, per la cena.

[Riccardo Brenna, Nicolò Narciso, Antonio Piattone e Tommaso Ticozzi  I C]

Autore dell'articolo: Secondaria